Un nuovo libro dell’autore reale Robert Jobson suggerisce che sia stato il principe Harry, e non Meghan Markle, a fare i capricci per la scelta della tiara per il loro matrimonio reale.
In Il nostro re: Charles III: The Man and the Monarch Revealed, Jobson approfondisce gli eventi che hanno portato al cosiddetto Tiaragate, in cui la stampa britannica ha riferito di una discussione all’interno della casa reale per la scelta della tiara di Meghan. Contrariamente a quanto riportato in precedenza, secondo cui Meghan si sarebbe comportata in modo difficile o avrebbe dato in escandescenze quando la sua scelta della tiara è stata rifiutata, Jobson sostiene che in realtà è stato il principe Harry a diventare petulante e irascibile.
In un estratto ottenuto da Newsweek, Jobson scrive: In superficie, tutto sembrava andare bene. Ma William e Carlo avevano notato una differenza in Harry, che sembrava perennemente nervoso. Lo stress dell’organizzazione del matrimonio sembrava avere un peso sulla coppia e, secondo quanto riferito, il principe Harry era diventato irritabile con i membri dello staff.
Jobson aggiunge che la Regina Elisabetta II e altri assistenti anziani hanno messo in dubbio la necessità che Meghan indossasse il velo per la cerimonia, considerando che si trattava del suo secondo matrimonio. Tuttavia, è stato Harry a turbarsi quando a Meghan è stato detto che non poteva indossare la tiara che aveva scelto. Jobson chiarisce: Non è stata Meghan a fare i capricci, ma Harry.
Nel suo libro di memorie Spare, il principe Harry ha parlato dell’incidente della tiara, negando che a Meghan sia stata rifiutata una tiara di smeraldo. Il duca ha spiegato che a Meghan era stato inizialmente offerto il diadema della famiglia Spencer indossato dalla principessa Diana, ma che in seguito aveva scelto un diadema di soli diamanti realizzato per la regina Mary e proveniente dalla collezione personale della regina.
Harry ha anche raccontato delle tensioni con l’assistente reale della Regina, Angela Kelly, che secondo lui era deliberatamente difficile. Ha preso in considerazione l’idea di coinvolgere la Regina, ma si è preoccupato del potenziale confronto e di chi avrebbe potuto prendere le parti di lei. Ha descritto Kelly come una piantagrane e ha osservato che aveva tutte le carte in mano, essendo in possesso della tiara.
Secondo il Principe Harry, Kelly è arrivata a Kensington Palace con il diadema di Meghan e un modulo di rilascio. Dopo aver firmato il modulo, le ha detto che ricevere il diadema prima avrebbe reso la loro vita più facile, e Kelly ha risposto con uno sguardo severo che lui ha interpretato come un avvertimento che il loro conflitto non era finito. Kelly non ha commentato le affermazioni di Harry in Spare.
Il libro di Jobson rivela anche che la regina Elisabetta II temeva che l’amore del principe Harry per Meghan potesse offuscare il suo giudizio.