Recensione di Sultan of Delhi: La serie d’esordio OTT di Milan Luthria trasmette il fervore dei drammi gangsteristici degli anni ’60, ma non è all’altezza della situazione

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Recensione di Sultan of Delhi: In uscita il 13 ottobre 2023, il nuovo film diretto da Milan Luthria è una miniserie drammatica di gangster hindi interpretata da un cast corale che comprende Tahir Raj Bhasin nel ruolo di Arjun, Anjumm Shharma nel ruolo di Bangali, Vinay Pathak, Nishant Dahiya nel ruolo di RP, Anupriya Goenka nel ruolo di Shankari, Mouni Roy nel ruolo di Nayantara, Harleen Sethi nel ruolo di Preeti e Mehreen Pirzada nel ruolo di Sanjana. Scritta e diretta da Suparn Verma, la serie è prodotta da Namit Sharma sotto la bandiera di Reliance Entertainment.

Ambientata nella Delhi degli anni ’60, la serie thriller d’azione è basata sul libro di Arnab Ray Sultan of Delhi: Ascension ed è in streaming su Disney+ Hotstar.

La recensione della serie web Sultan of Delhi non contiene spoiler.

Sultano di Delhi – Sinossi

Arjun è un giovane sopravvissuto alla Partizione e in questa età delicata deve imparare non solo a sopravvivere, ma anche a vivere e prosperare. Il suo viaggio è ulteriormente costellato di caos e conflitti, mentre trova ambiziosamente la sua vocazione a diventare il Sultano di Delhi. La strada per il successo è un gioco di inganni, politica, tradimenti e potere spietato che elimina le persone come nessuno. Riuscirà Arjun a raggiungere la vetta? Quali sacrifici dovrà fare lungo la strada per diventare il leader che ha sempre immaginato di essere? Guardate la serie per scoprire la dura verità.

Sultano di Delhi Recensione

Iniziando con una nota cruenta, Sultan of Delhi fa riferimento a una storia traumatica. Il primo episodio presenta immagini stridenti a cui è necessario abituarsi. Il doloroso dolore delle conseguenze della Partizione viene portato sullo schermo, ma altrettanto stranamente viene introdotto nella trama, e ancora più rapidamente viene allontanato.

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Tuttavia, il contesto della storia non fa molto per lo show in generale. L’introduzione iniziale dello scenario attuale risulta troppo vaga e, anche se la trama si collega in seguito, la maggior parte di essa è troppo esagerata perché io possa seguirla.

Con una colonna sonora sempre squillante, che trasmette il fascino old school del sottofondo di Sholay, anche i colori della fotografia si adeguano. In questo modo, la serie ha i suoi momenti. Le scene in cui si maneggiano le pistole sono un calcio che vale un po’ di emozione, ma la narrazione non sempre fa grandi favori ai suoi personaggi, che appaiono come stereotipati immaginari dei vecchi tempi adattati ai nuovi.

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Dopo un certo punto, ho quasi iniziato a credere all’idea che l’Arjun di Tahir Raj Bhasin e il Bangali di Anjumm Shharma avrebbero formato un solido duo facendoci contare sulla loro fratellanza. Anche se inizialmente fanno del loro meglio per far funzionare la cosa, non è ben delineata. Inoltre, alcuni personaggi inizialmente introdotti scompaiono dal nulla e tornano solo per riempire i vuoti dei capitoli di altri personaggi, soprattutto gli uomini di questa storia.

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Nonostante tutti i tradimenti che si verificano in questa serie, non si presentano necessariamente come pasticci memorabili. I dialoghi pesanti cercano di coprire l’essenza perduta dei vecchi tempi, ma cadono come casi di tentativi iper-esagerati. Ciò che fa risaltare l’estetica della costruzione del mondo è invece il valore della produzione, che lavora bene per rendere la musica complementare al tema, insieme a tutti gli abiti adatti al tempo, a certe acconciature e alle auto che giustificano lo stile vintage.

Alcuni possono iniziare a sentire la stanchezza già da subito mentre guardano questa serie, perché la sua uscita è alimentata dalle anteprime di infiniti titoli della stessa categoria che escono uno dopo l’altro.

Poi abbiamo l’essenza della rivalità che tenta di consolidare il concetto dello show, ma la faida tra Arjun e RP non sanguina abbastanza da farci sussultare di paura o da suscitare in noi forti emozioni. Sultan of Delhi finisce per perdersi nello stesso circolo vizioso e ripetitivo. I personaggi mancano di un fervore intimidatorio e a malapena ci incutono timore per ciò che può accadere loro o ai loro nemici.

Il nome di Mouni Roy compare in cima ai titoli di coda del cast all’inizio di ogni episodio, eppure la sua aggiunta a questo progetto sembra puramente simbolica per associare il suo status di star alla serie. La sua presenza nella serie è decisamente sottoutilizzata ed è straziante vedere il suo personaggio entrare e uscire dalla storia senza che la sua caratterizzazione abbia uno scopo particolare.

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Anche gli altri personaggi femminili sono fondamentalmente un ripensamento. A malapena giocano un ruolo significativo o si ergono da sole come persone intriganti. Le loro identità sono legate esclusivamente agli uomini a cui sono associate. Il personaggio di Anupriya Goenka avrebbe potuto essere molto di più, dato che la sua interpretazione tenta di far rivivere il classico archetipo di vampira della vecchia estetica cinematografica. Anupriya fa del suo meglio per incarnare l’aura di seduttrice ingannevole da cui dovremmo guardarci, ma la scrittura del suo personaggio non riesce ad affermarla come tale.

Sultano di Delhi – Serie Hotstar: Pensieri finali

L’episodio conclusivo della serie porta con sé pesanti fuochi incrociati e inizialmente tutto ciò crea intrighi, ma più ci avviciniamo ai momenti finali dello show, più la serie di tradimenti diventa inevitabile. Alla fine, tutto culmina in un grande pasticcio insoddisfacente che ci concede brevi momenti pensosi del personaggio di Arjun nell’oscurità, ma nessuno di essi tenta mai di penetrare nella sua psiche fratturata e nelle motivazioni innate che lo tengono in vita. Sultan of Delhi ha un approccio ben ritmato, ma gran parte dell’azione esplode dal nulla, senza mai sviluppare appieno il conflitto sottostante.

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Il coinvolgimento di Mouni Roy ha suscitato un certo scalpore intorno alla serie. Purtroppo, i suoi fan più accaniti potrebbero rimanere sbalorditi nel vedere quanto sia riduttivo il suo personaggio in questa serie. Se volete comunque procedere con la sessione di binge-watch di questo titolo, vi consiglio di farlo con un pizzico di sale. Meno aspettative avete, meglio sarà.

Tutti i 9 episodi di Sultan of Delhisono ora in streaming su Disney+ Hotstar.

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