Risqué Business TaiwanRecensione: Le celebrità coreane Shin Dong-yup e Sung Si-kyung tornano come conduttrici della serie (성+인물: 일본편), creata da Jung Hyo-min e Kim In-sin. Il programma è un seguito e consiste in cinque episodi della durata di circa 30-40 minuti ciascuno. Il programma comprende interviste e conversazioni in lingua coreana con sottotitoli in inglese.
La docuserie di Netflix analizza la cultura sessuale a Taiwan attraverso vari settori, tra cui l’industria dell’intrattenimento per adulti, la scena degli incontri LGBTQ+ e l’educazione sessuale nel Paese. Attraverso interviste, la serie ritrae le abitudini di coppia e di relazione a Taiwan.
La recensione di Risque Business Taiwan contiene lievi spoiler.
Nella sua prima stagione, il varietà coreano ha visto i conduttori Dong-yup e Si-kyung dare uno sguardo all’industria dell’intrattenimento per adulti in Giappone e discutere su quali aspetti del sesso siano tabù o comunemente accettati dalla società. Nella nuova stagione, l’attenzione si sposta su Taiwan e i conduttori danno il via alla docuserie partecipando al più grande evento del Paese, il TAE – Taiwan Adult Expo. L’evento offre ai fan degli artisti per adulti la possibilità di incontrarli e interagire con loro attraverso giochi, servizi fotografici e altro.
L’episodio mostra Dong-yup e Si-kyung interagire con vari partecipanti e con gli artisti della fiera. Una battuta che coglie il modo in cui Taiwan guarda all’industria dell’intrattenimento per adulti e il tipo di rapporto condiviso dai fan con gli artisti si riflette quando un partecipante dice: “A Taiwan, gli artisti AV sono come idoli”. Sebbene l’impulso sessuale maschile riceva molta attenzione, è bello vedere come lo show presenti anche le partecipanti femminili alla fiera, che rivelano il tipo di desideri e le fantasie che vogliono realizzare quando incontrano i loro artisti AV preferiti.
Risqué Business Taiwan arriva su Netflix.
Le interviste alle coppie presenti all’esposizione danno anche un’idea di quanto sia sviluppata la cultura sessuale a Taiwan, in cui i partner sono aperti e solidali con i desideri dell’altro. Per quanto riguarda le domande poste agli artisti per adulti, mentre si accenna alla diversità di questo tipo di eventi negli Stati Uniti e nei Paesi europei, non viene fornito alcun approfondimento su come l’industria possa avere i propri vantaggi e svantaggi.
Oltre a TAE, la serie dà anche uno sguardo alla più grande rivista di intrattenimento per adulti di Taiwan, JKF, quando i conduttori incontrano e interagiscono con le top model che lavorano per la rivista. Si discute anche con l’agente di casting della rivista, Eason Huang, che rivela come si cerchi di scegliere le modelle in base ai gusti dei giovani uomini taiwanesi. Le modelle rivelano anche come sono state scelte in base al loro seguito sui social media. Probabilmente questo episodio è il meno interessante, poiché non rivela nulla di rilevante sulla cultura del consumo di contenuti per adulti a Taiwan, sia attraverso la rivista che attraverso altre fonti.
La docuserie fa luce sulla comunità LGBTQ+ di Taiwan nel corso degli episodi e fa emergere le storie migliori. Dagli artisti adulti LGBTQ+ che discutono la differenza tra i contenuti BL (Boy’s Love) e GV (Gay Video) e il loro variegato pubblico di riferimento, alle interviste di coppie dello stesso sesso che ora sono sposate dopo la legalizzazione del matrimonio nel 2019. Le interviste a coppie come Xiao Bao e Ding Din, Caca e Bella mostrano il modo in cui le relazioni gay e lesbiche funzionano in una società taiwanese aperta. Vale la pena guardare anche la conversazione sulla maternità e la gravidanza attraverso l’interazione con la coppia lesbica Wolf e Rabbit.
Tra i cinque episodi, uno dei migliori risulta essere l’interazione di Dong-yup e Si-kyung con l’educatrice sessuale Gracie Hsu. La conversazione è ricca di spunti di riflessione sul benessere sessuale dei giovani e la facilità con cui Gracie Hsu parla dell’importanza del piacere femminile, del consenso, dell’iniziazione al sesso e dell’apertura dei propri desideri si adatta bene allo show, che mira a far luce sulla cultura sessuale.
L’ultimo episodio dello show è ancora una volta interessante: i conduttori chiacchierano con un gruppo di giovani di Taiwan che discutono della scena degli appuntamenti nel loro paese e rivelano i loro più grandi problemi e altro ancora. Tra le rivelazioni che sembrano più affascinanti c’è l’importanza che danno alla conoscenza dei rispettivi segni zodiacali e che basano il loro quoziente di compatibilità su di essi.
Un altro punto interessante emerso dalla conversazione è quanto sia comune per le coppie andare a vivere insieme durante le prime fasi della loro relazione. La facilità di condividere l’affitto e la libertà di esplorare la compatibilità sessuale con l’altro sono tra le ragioni principali.
Recensione di Risqué Business Taiwan: Pensieri finali
Nel corso dei cinque episodi, i conduttori Shin Dong-yup e Sung Si-kyung rimangono imparziali e pongono le domande più intime con rispetto, e questo è ciò che funziona meglio per questo reality. Nonostante lo show abbia una visione molto periferica della cultura del sesso, funziona comunque grazie alle storie autentiche degli intervistati.
Per la maggior parte dei Paesi asiatici, le conversazioni sul sesso non sono facili da discutere, e quindi la docuserie aiuta a mostrare come le cose stiano cambiando e in particolare come momenti come la legalizzazione del matrimonio omosessuale a Taiwan siano tra i primi e più grandi passi in questa direzione.
Risqué Business Taiwan è in streaming su Netflix.
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