Recensione di Kumari Srimathi: Diretta da Gomtesh Upadhye, la serie web drammatica familiare telugu è interpretata da Nithya Menen, Gautami Tadimalla, Thiruveer, Nirupam Paritala, Talluri Rameshwari, Praneetha Patnaik, Prem Sagar, Dr Vijaykrishna Naresh e Murali Mohan. È stato prodotto sotto la bandiera di Early Monsoon Tales e Swapna Cinema.
Trasmessa in esclusiva su Amazon Prime Video il 28 settembre 2023, la serie web è composta da 7 episodi, con una durata inferiore a 1 ora. È disponibile con sottotitoli in inglese per il pubblico internazionale, che può vederla anche doppiata in hindi e tamil.
La recensione di Kumari Srimathi non contiene spoiler.
Recensione di Kumari Srimathi
Kumari Srimathi è la storia di crescita non solo della protagonista, ma anche dei suoi familiari (Gautami Tadimalla nel ruolo della madre, Praneetha Patnaik in quello della sorella e Talluri Rameshwari in quello della nonna). In assenza di una figura paterna, Srimathi, una donna di 30 anni, viene spesso rimproverata dalla madre per non essersi ancora sposata, poiché ritiene che le donne non possano farcela in una società come la loro senza il sostegno degli uomini.
Srimathi, invece, intraprende un viaggio inesorabile per riconquistare la sua casa ancestrale, e gli ostacoli posti sul suo cammino le impongono di raccogliere un’enorme quantità di denaro in un lasso di tempo molto ristretto. Nel corso della serie, ci imbattiamo in vari archi narrativi, sia che la protagonista aspiri ad aprire un bar e un ristorante redditizio, sia che si sottragga alle pressioni della società secondo cui le donne devono sposarsi in una certa fascia d’età o aderire a determinati ruoli, sia che si metta contro lo zio paterno.
A prescindere da quante svolte drammatiche ci siano state nel percorso per fare spazio a una commedia disfunzionale, i momenti migliori della serie sono quelli condivisi dal cast femminile che fa di tutto per tenere in piedi la propria famiglia.
Gautami Tadimalla, Praneetha Patnaik e Nithay Menen.
L’assetto matriarcale di Gautami Tadimalla, Praneetha Patnaik, Talluri Rameshwari e Nithya Menen ritrae dapprima le difficoltà incontrate da queste donne in una società patriarcale prevalentemente eteronormativa, per poi maturare in un sistema di sostegno che afferma la forza di emancipazione guadagnata da loro nel corso degli anni. Sembra quasi una vittoria personale quando la famiglia di Srimathi riesce a liberarsi dalla mentalità incatenante predeterminata dalla società e a riconoscere i propri punti di forza individuali.
Ma ciò che aggiunge ulteriore forza a questa narrazione è che non si presenta mai come un monologo predicatorio, piuttosto l’approccio narrativo così impiegato si basa sull’incorporazione naturale di questi valori mescolandoli con i semplici punti di forza del dramma e della commedia. Al centro di tutte le confusioni e le tensioni, la serie mantiene il suo carattere familiare ed emerge come un sorprendente vincitore che brilla di speranza in mezzo ai contenuti thriller oscuri che ora inondano le piattaforme OTT e che causano un grave caso di stanchezza dello spettatore.
Thiruveer e Nithya Menen
L’interminabile dramma familiare di Srimathi dimostra ancora una volta che drammi leggeri come questo possono facilmente attrarre gli spettatori in qualsiasi giorno, anche quando i thriller non hanno il potere di attrarre il pubblico. Quando ci si immerge per la prima volta nella serie non ci si aspetta che sia qualcosa di profondo, ma poi la sua semplice semplicità prende il controllo della narrazione e guida il viaggio. Il dramma che segue e i tradimenti familiari che si verificano non sono nulla di inaudito, eppure la loro familiare relatività non trascina mai la trama come un tropo abusato. Inoltre, eseguendo il tutto nel modo più sano, l’ensemble di star affascina con la sua presenza e ricorda la bontà della commedia caotica e spensierata.
Le sottotrame romantiche fungono da intervento, ma non sono troppo sgradite perché non vengono trascinate né viene messa alla prova la loro elasticità inserendole inutilmente. Al contrario, finiscono per umanizzare il personaggio di Srimathi, non prendendo il sopravvento sulla trama più ampia, ma rimanendo come una semplice parte della sua vita senza consumarla del tutto.
Serie OTT di Kumari Srimathi: Pensieri finali
La serie inizia con una nota estremamente leggera, ma poi riesce a strapparvi qualche risata, che alla fine si trasforma in una cavalcata emotiva incentrata su una famiglia guidata da donne, inizialmente trascinata da molti stereotipi. Ma, alla fine, è proprio questo che conquista il vostro cuore.
Nithya Menen e Nirupam Paritala
In una società in cui la proprietà e i testamenti sono questioni ufficiali gestite prevalentemente dagli uomini, la lotta di Srimathi (Nithya Menen) per difendere la casa di famiglia e allo stesso tempo trovare un equilibrio di emozioni con la madre, la sorella e la nonna in assenza di una figura paterna è un volo impetuoso che mantiene viva la speranza spensierata della semplicità e gli intriganti tradimenti fino all’ultimo minuto. È un film d’intrattenimento per famiglie, con i suoi colori e toni umili che colmano il divario tra la vita di una donna apparentemente “moderna” e indipendente e le tradizioni indiane.
Kumari Srimathi 2023 è in streaming su Amazon Prime Video.
Leggi anche:Charlie Chopra e il mistero della valle di Solang Recensione: Il divertente e leggero whodunit di Vishal Bhardwaj è a volte ostacolato dal suo ensemble di stelle
Lascia una risposta
Commenti