Recensione di High Tides: Conosciuta anche comeKnokke Off, diretta da Tom Goris, questa serie belga ha come protagonisti Willem De Schryver nel ruolo di Alexander Vandael, Pommelien Thijs nel ruolo di Louise Basteyns, Eliyha Altena nel ruolo di Daan, Manouk Pluis nel ruolo di Anouk, Ayana Doucouré nel ruolo di Margaux, Kes Bakker nel ruolo di Matti, Jef Hellemans nel ruolo di Victor, Emma Moortgat nel ruolo di Emilie Basteyns, Anna Drijver nel ruolo di Melissa, Ruth Becquart nel ruolo di Eleonore, Geert Van Rampelberg nel ruolo di Patrick Vandael e altri. Composta da 10 episodi, questa serie Netflix ha una durata approssimativa di 35 minuti.
Trama delle alte maree
Una giovane coppia, Louise e Alex, si gode un’estate affascinante a Knokke, in Belgio, ma il loro stile di vita agiato nasconde pressioni familiari e lotte personali. Louise si interroga sui suoi farmaci bipolari, mentre Alex lotta contro la storia di infedeltà della sua famiglia. Il loro mondo viene sconvolto da Daan e da sua madre, Melissa, che portano a rivelare segreti nascosti e vere identità nel corso di un’estate tumultuosa.
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La recensione non contiene spoiler.
Recensione di High Tides
Nel corso della storia, le facciate apparentemente impeccabili dei protagonisti iniziano a incrinarsi. Louise affronta le sfide della gestione del suo disturbo bipolare e si interroga sulla necessità dei suoi farmaci per regolare l’umore. Nel frattempo, Alex lotta contro i suoi demoni interiori, deciso a non ripetere le azioni scandalose del padre che coinvolgevano sua madre, Eleanore, e la sua migliore amica. Il fascino di Knokke rivela gradualmente segreti e inganni nascosti. E poi entra in scena Daan, che viene lì per le estati con la madre.
Questa serie in particolare sembra puntare molto sul melodramma, assomigliando più a un dramma familiare che a uno show innovativo. Mette insieme un arazzo di cliché ben collaudati che si trovano comunemente nei drammi incentrati su personaggi giovani. Senza svelare troppo, immaginate i tipici tropi amalgamati da varie soap opera o serie incentrate sui teenager. La mancanza di originalità ha reso la trama piuttosto prevedibile.
Nel corso dello show, la serie evoca costantemente elementi del dramma spagnolo Elite, concentrandosi principalmente sul contrasto tra i ricchi e i meno privilegiati. Daan, personaggio proveniente da un ambiente meno abbiente, cerca di integrarsi nello stile di vita opulento facendo amicizia con Alex. La serie ruota spesso intorno a feste, uso di droghe e intrecci romantici, spesso con trame prevedibili che non offrono grandi novità.
La narrazione ha preso diverse pieghe poco plausibili, allargando i confini della credibilità. Casi come quello di una madre che si procura una pistola durante la ricerca della sorella sollevano dubbi sul suo scopo e portano ad azioni perplesse, come ostentare la pistola con noncuranza. Inoltre, la rapida trasformazione di un semplice concetto in una grande discoteca completamente realizzata nel giro di una settimana è sembrata inverosimile, mancando i realistici processi burocratici e logistici che un progetto del genere avrebbe comportato. Questa rapidità di sviluppo da parte di un manipolo di giovani benestanti contrastava nettamente con la realtà di ciò che un team di professionisti avrebbe impiegato mesi per realizzare.
Sembra fatta apposta per soddisfare i gusti di adolescenti e giovani adulti, con una lista di elementi: protagonisti attraenti, relazioni sentimentali intricate, lotte contro l’abuso di sostanze, un personaggio che si trova a dover affrontare un disturbo, la dicotomia tra stili di vita opulenti e modesti e altri temi familiari. Mi sono ritrovata attratta dalla serie soprattutto per la curiosità di scoprire un particolare mistero. L’attrattiva visiva, con le sue splendide e pittoresche ambientazioni e l’attraente cast, ha costituito un fattore di attrazione quando le altre opzioni di intrattenimento sembravano mancare.
Un aspetto lodevole è rappresentato dalle splendide ambientazioni della serie, che offrono una festa visiva in grado di affascinare lo spettatore. Inoltre, la recitazione, in particolare quella di Alexander e Louise, ha superato gli standard tipici di questo genere. Le loro interpretazioni hanno elevato alcuni momenti, conferendo un senso di profondità a una narrazione altrimenti banale.
Non direi che la serie fosse del tutto inguardabile, ma avrebbe potuto migliorare significativamente con una maggiore attenzione alla suspense che circonda l’arrivo della madre di Daan in città. Approfondire questo aspetto avrebbe aumentato l’intrigo della serie e mantenuto il coinvolgimento dello spettatore. Tuttavia, purtroppo è diventato prevedibile già prima della rivelazione. Pur riconoscendo l’inclinazione del genere alla sospensione dell’incredulità, la serie ha spinto questa tolleranza al limite. La risoluzione, pur facendo luce su eventi passati, ha lasciato aspetti cruciali non spiegati, in particolare per quanto riguarda l’insabbiamento di alcuni incidenti. La comparsa finale della pistola nella trama è sembrata artificiosa e assurda.
Recensione di Netflix High Tides: Pensieri finali
High Tides, la serie, viaggia attraverso le vite tumultuose dei suoi personaggi nello scenario pittoresco di Knokke. Nonostante il tentativo di tessere un’intricata rete di mistero e dramma, la narrazione si appoggia pesantemente su tropi familiari e trame prevedibili. Sebbene la rappresentazione di stili di vita contrastanti e le lodevoli interpretazioni di alcuni attori aggiungano profondità, il ricorso a cliché e a svolte poco plausibili smorza l’impatto complessivo della serie.
La serie stuzzica con lo splendore visivo e con occasionali momenti di intrigo, in particolare per quanto riguarda l’arrivo della madre di Daan, ma non riesce a mantenere una suspense sostenuta. In definitiva, pur offrendo scorci di potenziale, una maggiore attenzione all’originalità, un’esplorazione più approfondita di misteri cruciali e una risoluzione più coerente avrebbero potuto elevare High Tides oltre i suoi confini prevedibili, rendendola un’opera più avvincente.
La serie è ora disponibile in streaming su Netflix.
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