L’animatore Satoshi Iwataki muore dopo due mesi di battaglia contro la malattia

Lanimatore Satoshi Iwataki scompare la battaglia di due mesi con la A5SAauj 1 1

Satoshi Iwataki, animatore e regista noto per il suo lavoro su Attack on Titan, è morto il 30 dicembre. In un post condiviso sull’account Twitter/X di Iwataki, la moglie ha rivelato che è morto dopo una battaglia di due mesi contro la malattia: “Anche nel suo letto d’ospedale, non si è mai affranto ed è morto con compassione per coloro che lo circondavano. Credo che mio marito, che amava l’animazione, volesse ancora creare di più”.

Oltre al suo lavoro su Attack on Titan (si è occupato degli storyboard, dell’animazione delle chiavi e della direzione dell’animazione di alcuni episodi nel corso degli anni), Iwatashi ha recentemente lavorato a Jigokuraku: Hell’s Paradise, Spy x Family e al nuovo film di Mari Okada, Maboroshi (Alice to Therese no Maboroshi Koujou), per il quale è stato direttore dell’animazione. Ha realizzato storyboard per titoli come Do It Yourself!, Ghost Hunt, A Certain Magical Index, Seraph of the End,Rage of Bahamut: Genesis e Berserk: The Golden Age Arc. Ha iniziato la sua carriera come animatore chiave per la serie di anime Mobile Suit Zeta Gundam negli anni ’80 e nel corso degli anni ha lavorato nell’industria dei videogiochi per Sailor Moon (1993 e 1997) e per Fate/tiger colosseum di TYPE-MOON.

Come direttore dell’animazione, Iwataki ha lavorato a Hell’s Paradise, Attack on Titan Final Season Part 2 (come detto), Yasuke e Dororo di MAPPA (è stato anche character designer), The Irregular at Magic High School, Berserk: The Golden Age Arc, A Certain Magical Index eGhost Hunt. Si è occupato del design degli oggetti di scena per titoli come A Certain Magical Index e Zoids Fuzors.

Satoshi Iwataki è nato il 19 dicembre 1963. Al momento della sua morte, era un libero professionista: sul suo account si legge che ha smesso di accettare nuovi lavori a metà novembre del 2023.

LEGGI  Toei ritira la richiesta di copyright per il video di One Piece dello zio Roger

Fonte: Twitter/X