Recensione de La grande seduzione: La commedia messicana (La gran seduzione) è stata diretta da Celso R. García e scritta da Luciana Herrera Caso. Il film è interpretato da Memo Villegas, Pierre Louis, Yalitza Aparicio e Mercedes Hernández nei ruoli principali. Il cast di supporto del film include Julio Casado, Héctor Jiménez, Eligio Meléndez, Arath Aquino e altri.
Il film ha una durata di un’ora e trentacinque minuti. Il film in lingua spagnola è disponibile su Netflix con sottotitoli in inglese. Ambientato nella piccola città di pescatori di Santa María, il film ruota attorno a un gruppo di abitanti del villaggio che cercano di convincere un medico a stabilirsi nella loro città con un pretesto.
La recensione della Grande Seduzione
Tra tutti i generi cinematografici, se ce n’è uno che riesce davvero a colpire il pubblico è il film “slice-of-life”. L’idea di vedere personaggi che ritraggono gli aspetti migliori e peggiori di noi stessi in modo autentico, attraverso storie che risuonano con noi, lo rende un affare utile. Nel caso dell’ultimo film di Celso R. García, tutto questo è vero, perché il film piace fin da subito grazie alla sua trama semplicistica e ai suoi personaggi riconoscibili.
Il film è un remake del film franco-canadese di Don McKellar del 2013, La grande seduzione e questa volta la storia è ambientata nella cittadina messicana di Santa María invece che a Terranova. Raccontata attraverso gli occhi di Germán (Memo Villegas), la storia ruota attorno a una piccola città di pescatori con una popolazione di non più di 120 persone. Dopo che una città vicina finisce per ottenere uno stabilimento di un’azienda di imballaggio per la pesca, gli abitanti di Santa María rimangono senza lavoro e dipendono dal salario di disoccupazione. Lo stato di disoccupazione della città porta diverse famiglie a emigrare, tra cui Pablo, il fratello di Germán.
La grande seduzione è una commedia messicana.
Con la sopravvivenza che diventa difficile e che dipende dal salario di disoccupazione, anche la moglie di Germán, Maria, inizia a progettare di lasciare il villaggio e di trovare lavoro altrove. L’unica soluzione per salvare il paese dall’essere completamente cancellato ed evacuato è quella di nominare un medico permanente che possa aiutarli a ricevere un’offerta dalla compagnia di pesca per la creazione di un nuovo stabilimento.
Per aiutare a portare un medico permanente in città, Germán, insieme ad altri cittadini, tra cui Anita (Yalitza Aparicio), Simon (Eligio Meléndez) e Benjamin (Julio Casado), escogita un piano. Il medico che viene ingannato a venire nella piccola città è Matteo (Pierre Louis), che è costretto a cogliere l’occasione sotto la minaccia di perdere la sua licenza.
La forza di questa storia risiede nelle interpretazioni, dato che ogni personaggio ha qualcosa di specifico da offrire alla storia. Mentre la natura imbrogliona di Germán inizia in modo divertente e poi diventa dannosamente egoista, è chiaro che la sua intenzione non è mai quella di fare del male a qualcuno, ma nasce semplicemente dall’amore per una città in cui ha trascorso tutta la sua vita e che non è pronto a veder svanire davanti ai suoi occhi.
Sia Simon che Benjamin sono gli ingranaggi chiave dell’operazione di Germán. Credono nella sua causa e sono pronti a correre tutti i rischi per salvare la loro città. Uno dei personaggi più interessanti del racconto è Anita, che è calma in mezzo al caos. È l’unica persona lucida che capisce le conseguenze delle azioni di Germán.
Il film presenta molto bene entrambi i lati della storia, sia che si tratti della resistenza di Matteo all’inizio ad abbracciare la vita semplice, sia che si tratti dell’invasione immorale della privacy del medico da parte di Germán e della gente del paese per il proprio tornaconto. Sebbene ci siano diversi modi in cui il film può essere percepito, il regista mantiene il tono del film leggero e guidato dalle emozioni piuttosto che dalla ricerca della razionalità. L’intero dibattito sui mezzi che giustificano i fini non passa inosservato, dato il trattamento della storia.
Ci sono diversi momenti che fanno ridere, in particolare quelli che derivano dall’adorabile ignoranza o dal riflesso dell’onestà anche nelle bugie che vengono raccontate dagli abitanti del villaggio. Momenti come la sequenza della pesca di Matteo o l’arredamento della casa in cui gli abitanti del villaggio ospitano il dottore sono momenti che lasciano il sorriso. Anche la colonna sonora del film è impressionante, in quanto diverse gemme messicane sono inserite in punti cruciali della storia.
Per quanto riguarda le interpretazioni, non c’è un solo attore che deluda. Naturalmente, Memo Villegas si distingue per il suo ruolo di Germán. Inoltre, Yalitza Aparicio colpisce in ogni scena in cui è presente. Dà ad Anita la qualità di brillare anche in silenzio. Anche Eligio Meléndez e Julio Casado offrono interpretazioni sentite. Il Jorge di Héctor Jiménez fa ridere nella maggior parte delle scene e la sua interpretazione affascinante e senza sforzo merita una menzione. Anche i paesaggi costieri sono catturati magnificamente dalla fotografia di Santiago Sanchez.
La recensione della Grande Seduzione – Pensieri finali
Il film funziona come un intrattenimento se non si lascia che il cervello si metta di traverso. Ci sono diversi modi di guardare a questa storia e anche se molti troverebbero poco etici i modi ingannevoli di Germán per salvare la sua città, la storia non vuole concentrarsi su questi aspetti, ma va avanti con il cuore al centro. La Grande Seduzione promette interpretazioni coinvolgenti ed è un buon film da guardare se si cerca un film leggero e di breve durata.
La grande seduzione è attualmente in streaming su Netflix.
Non vedete l’ora di guardare questa commedia messicana? Condividete i vostri pensieri nei commenti qui sotto.
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