Con la fine della nuova stagione, ricordiamo Jujutsu Kaisen Stagione 2 le principali morti di personaggi che hanno scosso il cuore della comunità anime fino alle ossa. La trama della serie si è sviluppata ampiamente e diventa sempre più cupa a ogni episodio. Dai deliziosi episodi dell’arco del passato di Gojo agli eventi caotici dell’arco dell’incidente di Shibuya, la serie ha davvero lasciato un segno nel panorama degli anime.
Jujutsu Kaisen Season 2 (呪術廻戦 o Sorcery Fight) è diretto da Sunghoo Park; la serie è animata dallo studio MAPPA. I personaggi sono disegnati da Sayaka Koiso e Tadashi Hiramatsu, mentre Yoshimasa Terui è l’unico compositore della serie. L’anime è programmato per due cicli, i primi cinque episodi hanno adattato l’arco del manga Hidden Inventory, mentre i prossimi diciotto episodi mostreranno l’arco di Shibuya.
Basata sull’omonima serie manga di Gege Akutami, la storia segue lo studente liceale Yuji Itadori mentre si unisce a un’organizzazione segreta di stregoni del Jujutsu per uccidere una potente maledizione chiamata Ryomen Sukuna, di cui Yuji diventa l’ospite. La nuova stagione, tuttavia, tratterà diversi aspetti della storia su cui il pubblico si è interrogato. Ogni episodio ha una durata di 20-25 minuti.
Jujutsu Kaisen Stagione 2 Morti di personaggi importanti
Riko Amanai.
Riko Amanai, conosciuta come il Vaso di Plasma Stellare, si trovò intrecciata a un destino profondo: era destinata a subire una fusione con il Maestro Tengen, un processo intricato progettato per arrestare l’inarrestabile marcia del tempo e scongiurare l’inesorabile presa dell’invecchiamento. Questa unione sacrificale era ritenuta indispensabile per preservare il delicato equilibrio che sosteneva il mondo nella sua danza cosmica.
Tuttavia, emersero dei dissidenti che si opponevano con fervore all’idea che Tengen diventasse “impuro” attraverso l’unione con un semplice mortale. Gojo e Geto, formidabili difensori, si ergevano come guardiani per proteggere Riko dagli assalti incessanti di una miriade di maledizioni. Nonostante i loro valorosi sforzi, non riuscirono a scongiurare il tragico culmine degli eventi orchestrati da Toji Fushiguro.
Toji, un agente letale incaricato dalla formidabile Associazione dei Vascelli del Tempo, eseguì la sua missione con spietata efficienza. In un batter d’occhio, un colpo di pistola solitario ha trafitto l’aria, spegnendo la vibrante vita della giovane ragazza. Le ripercussioni della prematura scomparsa di Riko si riverberarono nelle vite di Gojo e Geto, alterando irrimediabilmente la traiettoria di quella che era stata la loro “felice” esistenza liceale. L’eco della sua morte persisteva, gettando un’ombra sull’antica serenità delle loro vite.
Toji Fushiguro
Toji si trova coinvolto in un feroce confronto con Gojo e Geto. Nel primo round, Toji emerge vittorioso su Gojo, dimostrando la sua abilità nel combattimento, e uccide spietatamente Riko. In seguito, Gojo, spinto dall’intenso desiderio di trionfare, ricorre all’uso dell’Energia Maledetta invertita su se stesso. Le conseguenze dell’uso eccessivo di Limitless e Six Eyes diventano evidenti quando Gojo delira. La battaglia che ne segue è una spettacolare dimostrazione di potenza, con Gojo che scatena ogni grammo delle sue formidabili capacità contro Toji.
Lo scontro è breve ma intenso, e culmina con l’utilizzo da parte di Gojo della sua Tecnica del Porpora Vuoto con effetti devastanti. Metà del busto di Toji viene distrutto dalla forza schiacciante di Gojo. Nei suoi ultimi istanti di vita, Toji rivela una rivelazione sorprendente: suo figlio Megumi è destinato a essere venduto al clan Zenin. In una sorprendente svolta degli eventi, Toji, senza dichiararlo esplicitamente, implora Gojo di intervenire e salvare suo figlio.
Anche se le parole non sono state pronunciate esplicitamente, il silenzioso appello di Toji risuona in Gojo, spingendolo a soddisfare la richiesta non espressa. La battaglia si conclude con un misto di tragedia e redenzione: il sacrificio di Toji assicura la possibilità di salvare il figlio per mano del potente e compassionevole Gojo.
Jogo
La cocente sconfitta subita per mano di Gojo non bastò a scalfire l’incrollabile orgoglio e l’arroganza di Jogo. Nonostante l’esito sfavorevole, Jogo ha mantenuto la convinzione che le circostanze si sarebbero allineate a suo favore. Tuttavia, questa sicurezza di sé ha comportato un pesante tributo. Nello spettro delle vittime rappresentate in Jujutsu Kaisen, forse la morte più gratificante si verifica nel caso di Jogo, data la sua lunga storia di atti efferati.
Jogo, in una dimostrazione di forza brutale, costringe Yuji a ingerire dieci dita di Sukuna, dotando così il giovane protagonista di un formidabile totale di 15 dita. Prevedibilmente, l’improvvisa ondata di potere travolge anche Yuji, portando alla dominazione del suo corpo da parte del famigerato Re delle Maledizioni. Fortunatamente, la prima linea d’azione di Sukuna consiste nell’affrontare il fastidioso Jogo che, per uno scherzo del destino, si ritrova a subire l’ira di Sukuna.
Nanami Kento
Nell’arco dell’Incidente di Shibuya di Jujutsu Kaisen, la scomparsa che ha colto tutti di sorpresa non è stata altro che quella di Nanami Kento, un formidabile stregone che vantava lo stimato grado 1. Nel corso della narrazione, Nanami si è trovato coinvolto in una serie di strazianti incontri con esseri umani grottescamente trasformati dal maligno Mahito. Nonostante sia alle prese con gravi ferite, la sua preoccupazione va oltre se stesso e si estende al benessere di Megumi, Maki e Naobito.
Il percorso di Nanami convergeva con il suo avversario designato, Mahito. La gravità del momento è sottolineata dalle riflessioni di Nanami su Yu Haibara, un compagno scomparso, mentre posa gli occhi su Yuji, una somiglianza impressionante con il suo defunto amico. In un finale ricco di emozioni, Nanami, sull’orlo dell’esaurimento, ha affidato il mantello del futuro a Yuji con un’affermazione toccante: “Da qui in poi ci pensi tu”. Questa accorata dichiarazione è avvenuta poco prima che Mahito, con un movimento rapido e spietato, cancellasse la parte superiore del corpo di Nanami, lasciando un segno indelebile nell’arco dell’Incidente di Shibuya.
Nobara Kugisaki.
Sebbene la forza di Nobara non sia pari a quella di Yuji e Megumi, affronta con coraggio le sfide senza sottrarsi. Impegnata in un formidabile confronto con Mahito, il suo avversario naturale, Nobara dimostra una lodevole capacità di recupero. Nonostante i suoi valorosi sforzi, un inaspettato attacco furtivo della maledizione coglie tutti di sorpresa.
In un momento che ricorda la rappresentazione visiva della sequenza di apertura dell’arco di Shibuya, Nobara si tocca istintivamente il viso, rendendosi conto delle terribili conseguenze. L’esatta natura del suo destino rimane ufficialmente non rivelata, avvolgendo il suo status in un’aria di incertezza. Tuttavia, tutti gli indicatori disponibili suggeriscono fortemente un esito tragico per il suo personaggio.
Mahito
Mentre l’intensa e culminante conclusione dell’arco dell’Incidente di Shibuya si svolge all’interno dell’avvincente narrazione di Jujutsu Kaisen, lo scontro dinamico tra Mahito e Yuji raggiunge il punto di ebollizione. In una sorprendente svolta degli eventi, Todo emerge bruscamente sulla scena, mobilitandosi con fervore per sostenere il suo amico assediato in mezzo al caotico campo di battaglia.
Tormentato dall’opprimente senso di colpa derivante dalle tragiche conseguenze delle sue azioni, Yuji si trova in uno stato di disordine emotivo. La devastazione si aggrava quando assiste alla straziante morte dei suoi compagni, Nanami e Nobara, che si svolge proprio davanti ai suoi occhi angosciati. Il tumulto emotivo minaccia di consumarlo completamente, creando uno scenario tumultuoso per il confronto decisivo con Mahito.
Yuji riesce a trovare la forza di perseverare, guidato dall’incrollabile sostegno di Todo. Insieme, affrontano e infine trionfano su Mahito. Prima che Yuji possa sferrare il colpo finale all’entità maledetta, si verifica uno scioccante colpo di scena: Kenjaku sfrutta l’abilità di Geto e la utilizza per assorbire Mahito.
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