Incident in a Ghostland è basato su una storia vera?

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Incident in a Ghostland’ (alternativamente intitolato ‘Ghostland’) è un film horror psicologico del 2018 che segue una madre e le sue due figlie mentre vengono brutalmente attaccate nella loro casa da intrusi. Contro ogni previsione, sopravvivono, solo perché il ricordo dell’incidente diventa un incubo ricorrente.

Il film approfondisce gli stupefacenti effetti dei traumi mentali attraverso rappresentazioni viscerali di torture violente e dei loro successivi effetti sulle vittime. Anche se rimane scarsamente specifico, alcune parti della storia potrebbero avere una base nella realtà? Vediamo se Incident in a Ghostland è basato su una storia vera.

Incident in a Ghostland è basato su una storia vera?

No, ‘Incident in a Ghostland’ non è basato su una storia vera. Il film è scritto e diretto dallo sceneggiatore e regista francese Pascal Laugier e segue molti dei suoi caratteristici tocchi registici che includono scenografie intricate e inquietanti e scene violente. Sembra anche che abbia impiegato nel film una serie di tropi noti del genere horror, dandogli un tocco personale per creare un’esperienza nuova per il pubblico.

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Dall’ambientazione sgangherata della casa abbandonata alla collezione di bambole inquietanti e alle scritte minacciose sugli specchi, il film è pieno di immagini sinistre, che sono completate dalla violenza viscerale. Tuttavia, a differenza del film horror del 2008 Martyrs, che il regista ha dichiarato essere uno studio sulla brutalità e la violenza, Incident in a Ghostland è incentrato sugli effetti psicologici del trauma. Attraverso la doppia prospettiva delle due sorelle, il regista esplora i diversi modi in cui esse scelgono di affrontare la spaventosa violenza che subiscono.

Con alcune abili tecniche cinematografiche e rivelando dettagli minimi, il film mantiene un senso di mistero surreale che rende gli spettatori incerti su quale prospettiva della sorella sia reale e quale sia allucinante. Il senso di ambiguità che attraversa il film può essere attribuito all’amore di Laugier per i finali aperti che lasciano il pubblico indovinare e teorizzare su ciò che è realmente accaduto. In un’intervista, ha rivelato di essere stato pesantemente influenzato dal telefilm fantasy-horror del 1959 The Twilight Zone, che spesso presentava segmenti aperti.

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Incident in a Ghostland’ sembra anche riconoscere gli scrittori del genere horror, con la protagonista centrale che è un’aspirante scrittrice che entra ed esce da un delirio in cui è un’autrice famosa. Infatti, in una delle ultime scene del film, Beth parla con l’iconico autore horror-fantasy H.P. Lovecraft durante una delle sue allucinazioni.

Il film ha anche un tema generale su come la creazione di storie permetta di sopravvivere al trauma fuggendo in una realtà costruita, un punto che è rafforzato nella scena finale quando Beth, nonostante la sua esperienza traumatica, dice ostinatamente che è una scrittrice. Naturalmente, a causa dell’affinità del film (e del suo regista) per l’ambiguità, non è chiaro se Beth intenda perseguire una carriera nella scrittura o ricada nella sua illusione di essere un’autrice famosa.

Incident in a Ghostland è un’opera di fiction che fa allusioni esagerate a fenomeni del mondo reale come il trauma mentale e l’evasione. Il suo regista, che ha scritto e diretto diversi film fantasy-horror come Saint Ange, Martyrs e The Tall Man, maneggia il suo mestiere con sicurezza e usa noti tropi horror in modi inaspettati per creare un’esperienza davvero inquietante.