Il libro Voices from Chernobyl di Svetlana Alexievich viene adattato in manga

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Voices from Chernobyl , un libro della giornalista bielorussa Svetlana Alexievich, sta per essere adattato a manga con la grafica di Yuta Kumagai. Il manga, pubblicato con il titolo Chernobyl no Inori, sarà serializzato sulla rivista seinen manga di Hakusensha Young Animal. Di seguito potete vedere la copertina del primo volume:

Adattamento manga di Voices from Chernobyl – Copertina del primo volume

Voices from Chernobyl è stato pubblicato per la prima volta da Alexievich in russo con il titolo Chernobylskaya molitva (La preghiera di Chernobyl) nel 1997 dall’editore Ostozhʹe. Il libro è stato pubblicato anche con il titolo Chernobyl Prayer: A Chronicle of the Future nel Regno Unito. Barnes & Nobles fornisce un elenco del libro, descrivendo la trama come:

Il 26 aprile 1986 si verificò a Chernobyl il più grave incidente nucleare della storia, che contaminò fino a tre quarti d’Europa. Voci da Chernobyl è il primo libro che presenta testimonianze personali della tragedia. La giornalista Svetlana Alexievich ha intervistato centinaia di persone colpite dalla fusione – da cittadini innocenti a vigili del fuoco a coloro che sono stati chiamati a ripulire il disastro – e le loro storie rivelano la paura, la rabbia e l’incertezza con cui ancora convivono. Composto da interviste in forma di monologo, Voices from Chernobyl è un’opera di fondamentale importanza, indimenticabile per la sua forza emotiva e la sua onestà.

Voci da Chernobyl – Versione inglese del libro

All’epoca dell’incidente di Chernobyl, la Alexievich risiedeva a Minsk, la capitale della Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa (oggi Bielorussia). Per 10 anni ha intervistato più di 500 testimoni oculari, tra cui vigili del fuoco, liquidatori (membri della squadra di bonifica), politici, medici, fisici e semplici cittadini.

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Oltre a Voices from Chernobyl, le sue altre opere includono Secondhand Time: The Last of the Soviets, The Unwomanly Face of War: An Oral History of Women in World War II e Last Witnesses: An Oral History of the Children of World War II. È stata anche la prima giornalista a ricevere il Premio Nobel per la letteratura nel 2015.

Il libro è stato poi adattato in un film documentario nel 2016, diretto dal regista lussemburghese Pol Cruchten. Il suo lavoro è stato anche utilizzato come base per le storie di fondo della miniserie storica del 2019 Chernobyl, prodotta dalla HBO.

Fonte: Young Animal© Hakusensha, Svetlana Alexievich, Yuuta Kumagai

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