La terza e ultima stagione di ‘Narcos: Mexico’ introduce diversi personaggi nella narrazione, permettendo allo show di esplorare vari aspetti dei primi giorni della guerra della droga messicana. Uno di questi personaggi è il poliziotto di Juárez Victor Tapia, interpretato da Luis Gerardo Méndez, che è un attore e produttore messicano noto per le sue performance in progetti come ‘Club de Cuervos’ e ‘Charlie’s Angels’. Operando a Juárez negli anni ’90, Victor fa cose di cui non è particolarmente orgoglioso mentre si sforza di mantenere la sua umanità. Se vuoi saperne di più su Victor Tapia, ti copriamo noi.
Chi è Victor Tapia in Narcos: Mexico Stagione 3?
Victor è un poliziotto di quartiere che lavora a Juárez. Lui e sua moglie Tenci non hanno molto, ma sembrano essere soddisfatti. Mentre Amado guadagna centinaia di milioni di dollari con il traffico di droga, un normale poliziotto come Victor guadagna 150 dollari al mese. Non è uno stipendio con cui si può mantenere la propria famiglia. Così, prevedibilmente, gli agenti di polizia devono trovare modi alternativi per fare un po’ di soldi, e Victor non fa eccezione. Nello spettro della moralità della terza stagione di ‘Narcos: Mexico, Victor è probabilmente una tonalità di grigio più chiara. Tuttavia, man mano che la serie procede, è costretto a fare certe scelte che lo torturano fino all’ultimo momento della sua vita.
Dopo aver appreso che una ragazza del vicinato di nome Teresa è scomparsa, Victor inizia a cercarla. Si reca all’obitorio locale e chiede al responsabile di informarlo se il corpo di qualcuno che corrisponde alla descrizione di Teressa viene ritrovato. Mentre i corpi di giovani donne vengono trovati in tutta Juárez, Victor inizia a pensare che questo potrebbe essere il lavoro di un serial killer. Aveva incontrato Walt qualche giorno prima, e quest’ultimo gli aveva dato il numero di telefono del suo ufficio.
Alla disperata ricerca di risposte, Victor raccoglie campioni di sangue dalle unghie di Teresa, credendo che appartengano al suo assassino, e si rivolge alla DEA. Ed è Jaime Kuykendall a rispondere. Victor accetta quindi di diventare un informatore della DEA in cambio del test del DNA di Jaime.
Ironia della sorte, non è il test del DNA né altre indagini che Jaime fa su richiesta di Victor ad aiutarlo a catturare l’assassino. Passa quasi tutte le sere nascosto nella sua auto vicino a una fabbrica che dà lavoro a molte giovani donne. Nel frattempo, lui e il suo socio, Rogelio, diventano gli esecutori del fratello di Amado, Vincente.
Quando Tenci viene a sapere cosa sta facendo Victor, lo esorta a fermarsi, aggiungendo quasi profeticamente che morirà se non lo farà. Ma ormai Victor non può più tirarsi indietro. Ha un momentaneo assaggio di felicità dopo aver ucciso l’uomo che crede essere il serial killer, ma più tardi scopre che più predatori si aggirano per le strade di notte e uccidono le donne. Rogelio alla fine uccide Victor dopo aver scoperto che è lui l’informatore.
Victor è basato su una persona reale?
No, Victor non è probabilmente basato su una persona reale. Ma il femminicidio rappresentato a Juárez ha uno sfondo storico. Dal 1993, centinaia di donne sono state uccise a Juárez, e le loro morti sono state attribuite a molteplici ragioni, tra cui il crimine organizzato, l’impianto del NAFTA e la violenza sessuale. Questo ha attirato l’attenzione della comunità globale. A livello locale, le donne attiviste hanno condotto proteste e campagne e creato strutture per aiutare le vittime che sopravvivono.